Dal grappolo al calice: come nasce un vino autentico
Ogni bottiglia custodisce un viaggio che inizia molto prima di essere stappata: la storia di un vino prende infatti forma in vigna, tra i filari che seguono l’andamento delle colline e respirano l’aria del mare.
La vendemmia è il primo capitolo di questo racconto: un gesto antico, fatto ancora di mani che raccolgono con attenzione i grappoli al momento giusto, quando la natura decide che è il tempo perfetto.
In cantina il frutto diventa mosto e poi vino: le fermentazioni avvengono in modo naturale, rispettando i ritmi che le uve richiedono. Non è solo un processo tecnico, ma un dialogo costante tra esperienza e natura, tra sapere contadino e sensibilità moderna. Ogni scelta compiuta in questa fase, dall’uso dei contenitori fino alla durata dell’affinamento, influisce sul carattere finale del vino.
Quando arriva il momento dell’imbottigliamento, ciò che si ottiene non è soltanto una bevanda, ma un concentrato di territorio, lavoro e passione.
Dal grappolo al calice si compie così un viaggio sensoriale, che permette a chi degusta di percepire la storia di una terra, la dedizione di chi la coltiva e il legame profondo con la tradizione.

